In alcune zone dell'Italia centrale e meridionale era diffusa l'usanza di regalare coltelli come dono di fidanzamento o matrimonio, assegnando al coltello il compito di sancire il legame d'amore. Vi era una forte identificazione tra uomo e coltello: l'innamorato che faceva alla donna un simile dono offriva simbolicamente se stesso, mentre il dono fatto all'uomo poteva essere interpretato come un'esortazione al valore virile. Alcuni esemplari di questo coltello storico costituivano anche una protezione contro il malocchio presentando i caratteristici “occhi di dado” sul manico, mentre le lame erano tradizionalmente incise con elementi decorativi e simbolici. I coltelli dell'amore erano inoltre indicativi del ceto sociale della famiglia: le coppie di sposi meno abbienti, non potendo permettersi coltelli molto elaborati, sancivano il loro amore con oggetti più semplici, meno lavorati e meno costosi, ma comunque identici nei valori e nei significati. Tipo di produzione: artigianaleProduzio