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Le pistole a tamburo, chiamate generalmente con il termine anglosassone "revolver", sono state definitivamente soppiantate dalle pistole semiautomatiche come armi militari e per polizia, ma continuano a essere molto amate da collezionisti e appassionati. Il primo revolver moderno fu prodotto negli USA nel 1836 da Samuel Colt (Colt Paterson). Le pistole a tamburo sono state per decenni le uniche armi corte in grado di ripetere lo sparo con grande velocità e affidabilità meccanica. Nei revolver infatti le cartucce (in genere cinque o sei) sono alloggiate in un tamburo metallico in grado di ruotare sul proprio asse. Armando manualmente il cane, il tamburo ruota e si posiziona in modo da presentare la cartuccia allineata al vivo di volata. Premendo il grilletto il cane si abbatte, percuotendo l'innesco e provocando la partenza del colpo. Questo meccanismo, tipico dei primi revolver è definito "a singola azione". Successivamente con il revolver Adams del 1850 fu introdotto il sistema "a doppia azione" dove con un'unica pressione del grilletto si provoca sia l'armamento del cane sia la rotazione del tamburo e lo sparo. Il grande vantaggio offerto dai revolver è la loro grande affidabilità e la scarsissima tendenza a inceppamenti, il che li ha resi molto adatti al porto per difesa personale nonostante il loro grande limite sia la ridotta capienza del tamburo, solitamente non più di 5 o sei cartucce. I calibri più diffusi per i revolver sono .44 Magnum, .357 Magnum, .38 Special, .45 Long Colt, .22 Long Rifle.

I principali produttori di revolver sono Smith & Wesson, Ruger, Taurus, Colt, Manurhin, Korth, Uberti.