La Smith & Wesson 686, chiamata anche “Distinguished Combat Magnum”, nasce nel 1980 con un telaio del tutto innovativo, battezzato “L”, molto più resistente del suo predecessore (K) usato nei modelli 19 (Combat Magnum) e 66; il nuovo telaio è una via di mezzo tra “K” e “N”, quest’ultimo usato per il 44 Magnum. La 686 nasce per sparare il .357 Magnum, in quanto tutte le sorelle con telaio “K” non erano sufficientemente resistenti per sparare abitualmente cariche così potenti, essendo state progettare per sparare, nella maggior parte dei casi, il 38 Special. Nonostante le cariche .357 Magnum siano estremamente potenti (energia cinetica fino a 3 volte superiore al 38 Special,, anche oltre 1000Joule alla volata contro i 300-500Joule del .38 Special) durante il fuoco l’arma non si scompone, rimane estremamente bilanciata e ciò le conferisce un’estrema precisione. Nel corso degli anni sono state prodotte diverse varianti. È possibile riconoscerle, in quanto la sigla della variante è scritta all’interno del sistema basculante del tamburo e indica il modello dell’arma: ad esempio, se c’è scritto “686“, significa che si tratta del primo modello prodotto nei primi anni 80, se invece c’è il numero dopo la scritta 686 es. “686-1“,686-2,e così via significa che si tratta delle serie successive. Una particolare variante, la “686 CS”, nasce nel 1988 per rispondere ai requisiti del Custom Service statunitense, che richiedeva un’arma particolarmente robusta, in acciaio inox e la sua più evidente caratteristica è nella finitura superficiale che è satinata e non lucida. Ne vennero prodotte circa 4,500 unità con le tre lunghezze di canna, 2,5″, 4″ e 6″, comprate dal Governo Americano, ma un ulteriore lotto di 500 armi venne venduto sul mercato civile e di queste, 190 arrivarono in Germania, importate dalla VDB tedesca. Circa 20 armi vennero successivamente importate in Italia e quindi sono marchiate sia con il punzone tedesco che con quello del Banco Prova italiano. All’interno del fusto, presentano la marcatura “Mod.686 CS-3”.